mercoledì 10 agosto 2016

L'alfabeto di Bologna: A - Archiginnasio

E' dal venti giugno che il quotidiano "Il Resto del Carlino" dedica una pagina all'Alfabeto di Bologna, rubrica curata dallo storico Marco Poli.
Mi sono detta che è proprio un peccato che possa andare perso questo bellissimo e inusuale lavoro, quindi ho pensato di riproporlo  qui a beneficio anche di chi non sono della zona, e non hanno occasione di poter leggere queste rubriche.
Tutto quanto riportato è fonte de "Il Resto del Carlino" edizione Bologna.

Archiginnasio

"La prima casa dell'Ateneo, sorta per volere di un Papa. Pio IV decise la costruzione dell'edificio.
Oggi il simbolo di Bologna sono le Due Torri; per qualcuno è il "Gigante" Nettuno: ma, nei secoli passati, Bologna era nota nel mondo per la sua Università. Dunque, l'Archiginnasio - prima sede dell'Università - a buon diritto dovrebbe essere il vero simbolo di Bologna.
La costruzione dell'Archiginnasio, termine che significa "la prima scuola", iniziò nel 1562 e l'inaugurazione avvenne il 21 ottobre 1563. Ma partiamo dal 1088, anno che, per convenzione, vide la nascita dell'Università bolognese, per iniziativa privata. Furono i grandi giuristi, che dietro pagamento di una retta da parte degli studenti, svolsero l'attività di insegnamento nelle loro abitazioni, per lo più ubicate nella zona dove poi sorse l'Archiginnasio.
Nella stessa zona, in seguito, si insediarono botteghe di librai, sarti, fabbri, calzolai...Nei due secoli successivi, altre sedi di docenti furono ospitate presso San Procolo, San Domenico, San Francesco, San Salvatore.
All'epoca della costruzione di San Petronio (1390) i responsabili della fabbrica (Fabbricieri) realizzarono una costruzione lungo il Pavaglione, in continuità con l'Ospedale della Morte, proprio per ospitare - dietro pagamento di affitto - sia le botteghe, sia le aule dei docenti di sette scuole.
Si rese necessario lo "sfratto" delle prostitute che esercitavano in zona.
Quando fu deciso di costruire l'Archiginnasio si tenne conto della situazione culturale ed economica in essere: perciò il nuovo edificio si limitò a inglobare ciò che già esisteva. Lo sforzo di armonizzazione fu di Antonio Morandi il Terribilia, autore dell'
Archiginnasio con il portico di 30 arcate. Il costo fu di 63.862 lire, finanziate dalla Gabella Grossa, il dazio sulle merci in entrata e in uscita.
Resa nota la volontà di papa Pio IV di procedere alla costruzione dell'Archiginnasio, alcuni ritennero fosse un espediente per bloccare l'espansione della Basilica di San Petronio, impedendo che superasse quella di San Pietro a Roma. In proposito va sottolineato come la ricerca dei fondi per completare San Petronio fosse sempre più ardua (ne è la prova la facciata incompiuta); i Fabbricieri protestarono, ma si limitarono a chiedere o la proprietà dell'Archiginnasio o un rimborso sotto forma di affitto (che il Papa concesse).
Ma non erano stati gli stessi Fabbricieri a far costruire gli edifici delle Sette Scuole, bloccando l'espansione di San Petronio? dal 1564 iniziò la consuetudine di collocare gli stemmi di allievi e docenti: ne furono realizzati 7.000, ma ne restano 5.950.
Nel 1634 iniziò la costruzione del Teatro Anatomico. Con il trasferimento dell'Università a Palazzo Poggi (1803), l'Archiginnasio divenne sede (1846) della più importante biblioteca civica italiana.
Il 29 gennaio 1944 l'Archiginnasio fu gravemente danneggiato da un bombardamento. L'Archiginnasio aveva due "aule magne": la prima è diventata "Sala di lettura", la seconda fu denominata "Stabat Mater", a ricorda della prima opera omonima di Gioacchino Rossini (18 marzo 1842) diretta da Gaetano Donizetti.

Nessun commento:

Posta un commento