mercoledì 27 gennaio 2016

Mele abbondanza

Un giorno, recandoci a far la spesa a chilometri zero, dal nostro contadino, mia mamma ha visto che fra i prodotti in vendita c'era una cassa di queste mele...subito si è illuminata e  ha esclamato: "l'abbondanza!!". Io l'ho guardata con aria perplessa e lei mi ha spiegato che sono mele ottime da cuocere e che non si trovano quasi più. Sono le mele di quando era bambina, che si chiamano così (ma su questo non so corrisponda davvero a verità o è una storia tramandata) perchè l'abero ne fa talemente tante da sfamare sia il padrone che gli operai. Mi raccontava infatti, che quando le raccoglievano, le più belle grandi e fatte bene venivano consegnate al padrone, mentre le più piccoline, deformi venivano tenute per loro. Ma siccome l'albero ne produceva tante, in abbondanza, appunto, stavano bene loro e i padroni, da qui il  loro nome .
Cotte sono effettivamente molto molto saporite, anche se a me piacciono molto anche crude.
Metto qualche notizia specifica:

Deriva da un semenziale casualmente individuato a Molinella (BO) nel 1896. E' un albero poco o mediamente vigoroso, a portamento aperto, di veloce messa a frutto; produce abbondantemente. Frutto medio-grosso, leggermente asimmetrico e schiacciato. Buccia cerosa verde-gialla con striature rosse sulla maggior parte del frutto. Polpa bianco crema, compatta, dolce, poco succosa, poco acidula ed aromatica con profumo che si accentua maturando; I frutti si conservano vari mesi anche senza frigorifero, ma possono andare soggetti ad alcune alterazioni. Si raccoglie all'inizio di Ottobre.

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