martedì 28 febbraio 2012

Biscotti salati

Buoni buoni buoni! e durano tanto.Questi semplici biscottini risultano saporiti e gustosi per un ottimo aperitivo. Si accompagnano benissimo con salumi ma superbi anche serviti da soli. Io li spizzico anche come merenda. Le ricette sono della mia amica di Sabrina Delfanti Si conservano in scatole di latta per giorni e giorni, se non si mangiano prima:-).

Biscottini salati al formaggio

Ingredienti

150 gr di farina
80 gr di burro
80 gr parmiggiano grattugiato
un uovo più uno per dorare i biscotti prima di infornare
sale q.b.

Riunire tutti gli ingredienti sulla spianatoia e amalgamare velocemente come per una pasta frolla.Stendere la pasta alta circa mezzo cm e ritagliare in forme a piacere. Spennellare con l'uovo sbattuto e fare cuocere in forno a 170 gradi per circa 15-20 minuti. Servirli caldi (io li ho serviti freddi!)


Biscottini salati alle erbe

Ingredienti

150 gr farina
80 gr burro
un uovo
sale
un trito di rosmarino, salvia oppure erba cipollina, timo, maggiorana...

Stesso procedimento di quelli sopra

lunedì 27 febbraio 2012

Pavlova ai ribes

L'origine di questo dolce è dubbia: pare sia stato creato in onore della ballerina russa Anna Pavlova durante o dopo uno dei suoi tour in Nuova Zelanda o in Australia. Sia come sia, per fortuna l'hanno inventato:-). Si tratta di un dolce composto da meringa con una crosta croccante all'esterno e un morbido strato all'interno.La versione originale contempla la base di meringa con zucchero semolato, una “cascata di panna e altrettanti lamponi. Il dessert è un piatto popolare e una parte importante della cucina nazionale di entrambi i paesi, e con la sua semplice ricetta, è spesso servita durante i pasti celebrativi e vacanze.
Io non l'avevo mai fatta a me è piaciuta moltissimo, anche se al posto dei lamponi ho trovato solo ribes ma era squisista.

Pavlova ai ribes

Ingredienti

6 albumi
330 gr zucchero
9 cucchiaini di farina
1 cucchiaino aceto
500 ml panna
2 confezioni ribes
zucchero per la salsa un cucchiaio

Preriscaldare il forno a 150 gradi. Montare gli albumi a neve ferma  finchè la meringa non fa dei bei picchi morbidi, aggiungere poco alla volta lo zucchero finchè non risulta una bella spuma brillante. Setacciare l'amido e aggiungere agli albumi insieme con l'aceto (l'aceto serve per non far risaltare il gusto dell'uovo). Mettere sulla teglia la carta forno e formare un cerchio con gli albumi montati (circa 24 cm).
Mettere in forno, ridurre la temperatura a 120 gradi e cuocere circa un'ora. Poi spegnere il fuoco e lasciare raffreddare in forno spento. Nel frattempo mettere sul fuoco i ribes con un cucchiaio o due di zucchero e farlo andare a fuoco vivo per una decina di minuto finché non si forma una salsa. Decorare il dolce con la panna e versarvi sopra la salsa di ribes.

domenica 26 febbraio 2012

Prima domenica di quaresima: torta vaso di fiori.

Oggi, festeggiamo la prima domenica di Quaresima con il compleanno di mia cognata e come da qualche anno a questa parte,mi offro per fare  la torta  Quest'anno ero partita con una bellissima torta a gardenia, che però non sono riuscita a fare:-(, a parte che non assomigliava troppo il fiore, non avevo messo la carta forno sotto , così quando sono andata ad alzarlo mi si era tutto attaccato..al che mi è venuta in mente una torta che avevo visto su http://cioccodolci.blogspot.com/, bellissima! mi sono detta che mai sarei riuscita e in effetti è così, nemmeno si può paragonare a quella di ortensie pubblicata, però per essere stata improvvisata alla fine sono rimasta abbastanza soddisfatta. Posso fare meglio e molto, ma come prototipo non mi lamento, anche perchè mia cognata ha mentito spudoratamente dicendo che le è piaciuta molto:-)).
A proposito mio suocero diceva che il tempo che faceva la prima domenica di Quaresima, l'avrebbe fatto per tutte le altre domeniche fino a Pasqua tranne una. Varrà anche per i festeggiamenti? Lo scopriremo solo vivendo:-)).
Per la torta:
Sono partita dal solito pan di spagna, che ho ritagliato a fette e messe in una tazza ricoperta da pellicola a strati, bagnate con alchermes e farcite con panna montata e amarene sciroppate. Poi ho preso un'altra tazza e fatto lo stesso procedimento farcendo con panna e scaglie di cioccolata. Ho messo le due tazze in frigorifero per tutta la notte con un peso sopra. Stamattina ho preso la tazza più alta e l'ho capovolta sul tagliere

l'ho spalmata di gelatina di albicocca e l'ho rivestita con cioccolato plastico colorato di rosa

ovviamente mi si è un poco rotto e ho cercato di rimediare come ho potuto. Quindi ho capovolto il vaso. Ho preso l'altra tazza e l'ho capovolta sopra e ricoperta con mmf verde. Ho fatto della glassa reale e ho attaccato i fiorellini che avevo preparato ieri sempre con mmf.
ho fatto due strati per coprire lo sfondo verde che a mio parere mi sembrava troppo

e...servita.-). Auguri Cinzia!

venerdì 24 febbraio 2012

Occhi al cielo!

Ho appena ricevuto la telefonata di mia sorella che mi ha avvertito: la luna fa la culla. Ovviamente ho fotografato:-)
Da internet:
La Luna rovesciata, con la forma a U. O meglio "a barchetta", come si dice, con la falce illuminata non verticale come al solito, ma coricata e con i "cornetti" all’insù. L’appuntamento con questo spettacolo celeste inconsueto alle nostre latitudini è per venerdì 24 febbraio, subito dopo il tramonto.

"Siamo abituati ad ammirare la falce lunare quasi sempre in posizione verticale, sul lato destro della Luna crescente e su quello sinistro della Luna calante. Solo scendendo parecchio a sud, nella fascia tropicale, capita di osservarla con la curiosa forma ‘a barchetta’, ossia con la falce illuminata nella parte bassa", spiega Corrado Lamberti, astronomo e divulgatore. La sera di venerdì, subito dopo che il Sole sarà calato, però, "potremo godere anche noi di questa inusuale visione".

Da che dipende? Si tratta di una combinazione fra l’inclinazione dell’eclittica, ovvero della nostra orbita, e di quella della Luna che in quella sera si disporranno in modo tale che la direttrice Sole-Luna intersecherà l'orizzonte all’incirca a novanta gradi, prosegue. Corrado Lamberti specifica: "In parole povere, con il Sole da poco tramontato, la luna si troverà disposta proprio sulla verticale all’orizzonte, con la sua parte illuminata rivolta verso il basso, una sottile falcetta ammiccante appesa sotto il disco scuro".

Torta di nocciole Zia Elena


Questa è una ricetta di Grazia Buia,una mia amica di cucina di Parma. Una persona come lei non l'ho mai conosciuta, è sicuramente fuori dal normale, non ci sono parole per descriverla. Sarò sempre in debito con lei. Mi passò questa ricetta, io ero certa che fosse buona, Grazia quando fa qualcosa la fa sempre alla grande, se poi è pure una ricetta di famiglia..il cerchio si chiude. .L'ho fatta, e per quanto mi attendessi fosse buona mai avrei pensato lo fosse così. Io non amo in particolare i dolci, ma questa torta si fa volere molto bene.-).
In più e facilissima e veloce da fare, un successo garantito.
Grazie Grazia:-)

Torta di nocciole zia Elena

Ingredienti

250g nocciole sgusciate e tostate
200g zucchero
4 uova
2 cucchiai di caffè
1 hg cioccolato fondente
un pizzico di sale

Macinare le nocciole con un cucchiaio di zucchero, montare i tuorli con lo zucchero e un pizzico di sale,aggiungere il resto degli ingredienti ( cioccolato fuso) e per ultimo gli albumi montati a neve. teglia da 24cm, forno caldo 180° per 40. Servire decorata con zucchero a velo.

giovedì 23 febbraio 2012

Topini


Questi topini me li ha portati la mia amica Tiziana, diciamo che non vi consiglio di farli perchè hanno un grosso difetto: non durano!:-) Però se proprio volete provarli...inviatemene pure qualcuno, la cosa sarà ben
accettata:-).
Oltre ad averli fatti e avermeli portati è stata pure così carina da passarmi la ricetta, e siccome io sono molto buona:-) ho deciso di condividerla con voi per farvi partecipi di questa squisitezza. Sono i topi più simpatici che abbia mai visto!
Ecco la ricetta:

Topini di Tiziana M.

Ingredienti

2 uova
5 cucchiai di marsala
2  cucchiai  di olio
1 cucchaio  di latte
4 cucchiai di zucchero
2 etti  di farina
la punta di un cucchiaio di lievito per dolci

Impastare tutti gli ingredienti. Aiutandosi con due cucchiai piccoli buttare in olio o strutto bollente piccole quantità di pasta in modo tale da formare piccole palline ( topini ).
Riporre i topini su carta assorbente e a piacere aggiungere un po di zucchero a velo.

martedì 21 febbraio 2012

Martedì grasso: maschera face book

Ho visto questa maschera su familyfun e mi ha subito attirato sia per la novità che per la facilità di realizza-zione. Mia figlia si è divertita davvero molto nel farla.
Occorre:
- una scatola di cartone dei cereali
- colla
- forbici
- fogli bianchi
- carta decorata da pacco
Elastici
Procedere aprendo la scatola e incollando i bordi su se stesso

procedere così in tutti i lati

prendere la carta da pacco decorata e rivestire il tutto come se si trattasse di ricoprire un libro

incollarvi sopra due fogli bianchi

prendere un altro foglio bianco e piegarlo a fisarmonica largo un centimetro circa

incollarlo sul lato esterno del libro

adagiarvi sopra un altro foglio bianco avendo cura di incollarlo solo nei bordi

Nel lato posteriore disegnare un ovale per la faccia (magari meglio del mio) avendo cura di lasciare circa 5 cm sopra e cm 5 sotto.

ritagliare l'ovale e reincollare i fogli dove sono stati tagliati
Fissare l'elastico nel lato posteriore. Scrivere face book sul libro. La maschera è fatta.



lunedì 20 febbraio 2012

Mascherina carnevale antipasto


L'antipasto che ho preparato è formato dalle tartine a scacchi e dalla mascherina di formaggio. Tutto molto semplice e veloce da realizzare.

Mascherina di formaggio

Ingreidienti

150 gr formaggio philadelphia
100 gr ricotta
200 gr stracchino
prezzemolo
aglio
sale
grissini torinesi

Rimescolare tutti gli ingredienti tranne i grissini. Mettere il composto in frigorifero per almeno un'ora coperto con pellicola. Poi prendere una sac a poche, riempirla con il composto e disegnare delle mascherine direttamente sul piatto da portato. Terminare con un grissino a lato come bastoncino che sorregge la maschera.

Sabato di carnevale: amici a cena

Sabato sera ho invitato i nostri amici a cena. Probabilmente loro si aspettavano una cena un poco più sostanziosa e diciamo "classica", invece io li ho proprio usati come cavie per i miei esperimenti:-)).
Tanto è carnevale, ogni scherzo vale:).
Ho iniziato con un antipastino fatto da una mascherina di formaggio e prezzemolo con coriandoli di pane colorato:-), poi ho proseguito con stelle filanti al ragu
Come secondo sono finalmente riuscita, dopo anni e anni, a fare uova speck e patate, così non dovrò più andare in montagna per mangiarle:-)(il trucco stava nel capire come cuocessero il piatto e quest'anno l'ho carpito, anche se avrei dovuto arrivarci da sola) , accompagnato da wurstel e pomodori gratè.
Come dolce non potevano mancare le sfrappole  accompagnate da dei buonissimi topini che mi hanno portato


giovedì 16 febbraio 2012

Tagliatelle fritte

Che buone! oltre alle immancabili frittelline di riso, che adoro, ho voluto friggere due tagliatelle. Le mie preferite non appaiono in foto, perchè sono quelle annerite dallo zucchero che si caramella e gli dona quel sapore leggermente amarognolo che io adoro.
La ricetta è una di quelle ricette non ricette, senza dosi, che mi ha tramandato la mia mamma.
Facili e veloci tutto sommato da fare.

Tagliatelle fritte 

Ingredienti

farina
uova
zucchero
buccia limone grattugiata


Si impasta la farina con le uova come per una normale sfoglia. Si tira sottile come per fare le tagliatelle.
Si cosparge un etto di zucchero semolato per ogni uovo impastato e si grattugia la buccia di limone sulla sfoglia.  Si arrotola e si tagliano con un coltello le tagliatelle. Friggere in abbondante strutto caldo, ma a fiamma non fortissima, perchè tende ad annerire per via dello zucchero che caramella.

Carnevale! Giovedì grasso




Il vestito di Arlecchino

Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un'altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella. 
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
"Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l'altro bolletta!".

Gianni Rodari

mercoledì 15 febbraio 2012

Il mio San Valentino


Ieri è stata una giornata un po' impegnativa, come le ultime direi, da una settimana e più da questa parte. Sono arrivata a casa che ormai era sera, quindi non ho avuto molto tempo per organizzare la cena. Però mi sarebbe  dispiaciuto non fare nulla, non perchè ci tenga particolarmente a festeggiare le feste comandate, deve essere tutti i giorni san Valentino, ma perchè ogni occasione è buona per mangiare:-)). A tavola non si invecchia:-)).
Quindi ho pensato al dolce da fare, tenendo conto anche in casa nostra i dolci non sono particolarmente amati e in considerazione del fatto che è pure carnevale...ho deciso di fare le sfrappole che queste invece piacciono.
Le ho vestite per l'occasione utilizzando il succo di una arancia "moro" e una goccia di colorante rosso. Poi le ho ritagliate con la formina per biscotti a cuore. Poi, siccome l'appetito vien mangiando:-), avevo impastato la pizza e mi sono ricordata della pizza con corona e pian piano si  è materializzata la mia idea:-)



martedì 14 febbraio 2012

Tortelloni alla moda di una volta

Questi sono i tortelloni che faceva una volta la nonna di mio marito, ma mi risulta si facessero un po' in tutta la campagna bolognese, soprattutto quando non c'era a disposizione la ricotta. La nonna Ida li faceva adducendo la scusa che a mio suocero non piaceva il prezzemolo, però poi in realtà lui, successivamente, li ha sempre mangiati anche con quello:-). Mi ricordo, le prime volte che frequentai la casa di mio marito, che vedevo questi pentoloni enormi di riso cotto nel latte. Mi chiedevo cosa ne facessero, senza mai trovare la soluzione, finchè un giorno mi decisi e domandai. I tortelloni, mi venne risposto. Io che venivo dalla città, rimasi stupita. I tortelloni con il riso? Mai sentito! Allora la nonna mi spiegò che utilizzava il riso cotto nel latte al posto della ricotta e riempiva i tortelloni. Li ho voluti rifare senza dire che il ripieno non era il solito, bensì come si usava tanto tempo fa e...sorpresa delle sorprese nessuno si è accorto della differenza! E questo non so se si una cosa positiva:-))...

Tortelloni alla moda di una volta

Ingredienti

per il ripieno

1/2 l latte
50 gr riso
sale
parmiggiano reggiano
uova

per la sfoglia

5 uova
500 gr farina

Mettere a bollire il riso con il latte e il sale finchè non sarà completamente assorbito il liquido e il riso risulterà ben cotto. Fare raffreddare, aggiungere il parmiggiano e l'uovo. Se piace mettere anche il prezzemolo.
Impastare la sfoglia, tirarla non troppo sottile (altrimenti i tortelloni poi si rompono) e ritagliare dei quadrati grandicelli dove al centro si posizionerà il ripieno fatto. Chiuderli a tortellone. Mettere a bollire l'acqua e quando bolle buttare la pasta. Appena torna a galla è pronta.
Condire con burro fuso, una grattata di formaggio e se si ha salvia. Altrimenti a piacere come una normale pasta asciutta.

lunedì 13 febbraio 2012

Torta arlecchino

Tempo di carnevale, ho voluto fare un dolce che non fosse fritto e ho tentato questa torta di Luca Montersino. Buono, un poco lunghetto da fare ma si affronta:-) Io non avevo il destrosio l'ho sostituito con lo zucchero semolato.
Riporto la sua ricetta

Torta arlecchino Luca Montersino

Per la chantilly al limone

400 g di panna
300 g di crema pasticcera 
8 g di colla di pesce in fogli,
10 g di buccia di limone
10 g di limoncello 
per la finitura
100 g di lamponi
400 g di pan di spagna di riso
50 g di gelatina neutra x past. 

per la bagna al limoncello

100 g di acqua 
100g di sciroppo di zucchero,
25g di limoncello 
per la gelè al mango
200g di purea di mango
50g di zucchero semolato
5g di colla di pesce in fogli
20g di destrosio 

per la gelè ai mirtilli

200 g di purea di mirtillo
50 g di zucchero semolato
5 g di colla di pesce in fogli
20 g di destrosio 

per la gelè alle fragole

400 g di pirea di fargole 
100 g di zucchero semolato, 
10 g di colla di pesce in fogli, 
40 g di destrosio

Per la chantilly al limone: miscelare la buccia di limone grattugiata con la crema pasticcera quindi scaldare una parte di questo composto ed unirvi la gelatina; mescolare bene in modo da fa sciogliere la gelatina, unire il resto della crema fredda, il limoncello ed alleggerire il tutto con la panna montata. 
Per la finitura: mettere un quadro in acciaio sopra un foglio di acetato, disporvi sopra delle macchie di gelè, alternando i vari colori quindi, riporre in congelatore fino a far indurire il tutto. Aiutandosi con un sac a poche mettere metà della crema chantilly al limone fino a formare un centimetro di spessore; lisciare bene con una spatola quindi colarvi sopra la gelè rossa di fragole e far rapprendere in frigorifero. A questo punto formare sopra la gelè un altro strato con l'altra metà chantilly e chiudere il tutto con il pan di spagna inzuppato di bagna al limoncello. Congelare il tutto quindi togliere dallo stampo, capovolgere la torta, staccare il foglio di acetato quindi gelatinare con la gelatina neutra. Decorare la torta con una mascherina di arlecchino fatta con la pasta di zucchero, quindi completare con coriandoli e stelle filanti sempre fatte con la pasta di zucchero colorata..



sabato 11 febbraio 2012

Saponette decorate n. 2

Ho visto questo tutorial dove sono spiegate benissimo e mi ha fatto venire voglia di realizzarle. Ho utilizzato materiali che avevo in casa però devo dire che fanno figura. Non mancherò di acquistare dei pizzi e dei nastri più specifici e produrne altre magari come regalini di Natale per il prossimo anno.
Occorrono:
- saponette
- n . 1 pezzo di cm 24x 5 pizzo
- n.  1 pezzo di cm 17x8 pizzo
- n.  1 pezzo nastro cm 23x1
- n.  1 pezzo nastro cm 21x1
- n.  2 pezzi nastro cm 22x0,5
- n. 1 pezzo pizzo cm 15x2
- n. 1 pezzo nastro cm 18x1
- n. 1 pezzo pizzo cm 27x2 per il fiocco
- decori vari centrali
- colla a caldo

con il primo pezzo di pizzo cm 24x5 fasciare la saponetta per la lunghezza e fissarla con un punto di colla caldo

con il pezzo di 17x8 fasciarla per la larghezza sempre fissandola con la colla a caldo
posizionare sulla parte superiore il nastro di cm 23x1 fissandolo nella parte sottostante in modo che la giuntura rimanga nascosta

idem con quello di 21x1 nell'altro senso

Prendere il nastro di cm 22 x0,5 piegarlo a metà e unirlo con la colla poi fissarlo alla saponetta
fare lo stesso con l'altro e poi prendere il pezzo di pizzo di cm 15 e unire anche questo con la colla prima e poi fissarlo alla saponetta

posizionarvi sopra l'altro nastro, solito modo, poi prendere il pizzo di cm 27 per due e in un lato della lunghezza passare con il filo e ago facendo punti lunghi e lenti, sfilare l'ago, tirare i fili facendolo arrotolare (formerà un cerchio) e annodare le due estremità del cotone fissandolo alla saponetta.
decorare la parte centrale come si preferisce. Io ho usato una rosellina da bomboniera.

giovedì 9 febbraio 2012

Spaghetti cake

Questa torta me la offrì una decina di giorni fa il mio collega rumeno. Mi dice che è una torta che fa sempre sua moglie, io non capisco bene cosa c'è dentro poi lui mi conferma che sono spaghetti. Io cerco di svicolarmi dicendo che sono a dieta, ma con me c'è mia figlia e...finisce che lui ci lascia tutte le fette da mangiare a casa con calma. Io non mi tento di assaggiarla, mia figlia si. Inizia a dire che è buona, mamma assaggiala. Si sa i giovani sono portati alle novità, io con diffidenza.-). Ma siccome sanno anche essere stressanti quando vogliono, mi decido e l'assaggio. Bè è inutile dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa altrimenti non l'avrei fatta.
Caso vuole mi chiama la mia amica Carla da Forlì, le racconto della torta, sapendo che anche a lei piace provare, nonostante mi dice che non la attira, io so che è solo questione di tempo:-). Infatti dopo due giorni l'ha già fatta anche lei aggiungendo pure delle gocce di cioccolato!!
Se avete coraggio provatela, rimarrete sorpresi!
Ed è pure veloce!! Le dosi sono puramente indicative, si possono variare a proprio gusto.

Spaghetti cake ovvero torta di spaghetti

Ingredienti

1 l latte
250 gr ricotta
4 cucchiai di zucchero
100 gr spaghetti
una scorza di limone
4 uova

Mettere a bollire il latte con lo zucchero e gli spaghetti e la scorza di limone  finchè non viene assorbito completamente a fuoco basso. Io ho versato gli spaghetti quando il latte bolliva. Farlo raffreddare. Sbattere le uova, unire la ricotta rimescolare e aggiungere agli spaghetti. Rivestire una teglia di 24  cm con carta forno e mettere in forno per 30-40 minuti a 160 gradi. Se piace più dolce aggiungere un cucchiaio di zucchero. Carla ha aggiunto anche le gocce di cioccolato e ha detto che ci stanno proprio bene! Questa è la sua torta: